Si è appena conclusa la IX Edizione del Blue Sea Land: oltre 40 convegni che, in modalità completamente digitale, si sono susseguiti nella 4 giorni della chermesse internazionale: una interazione digitale di illustri accademici, economisti e diplomatici, per contribuire con idee, proposte, progetti ed energie, ad un sentire unico per la rigenerazione delle risorse ambientali.
Ruolo attivo ha svolto il Flag Trapanese che ha partecipato, con vari spunti di discussione, alle tematiche affrontate nel corso dei vari eventi in programma.
Si è iniziato con il convegno “Le Donne e il mare” tenutosi Giovedì, 22 Ottobre alle ore 15:00.
Il mare declinato al femminile attraverso le esperienze di alcune donne del territorio che sono state chiamate a offrire la loro testimonianza. Dopo il saluto del Presidente del Distretto della Pesca, Nino Carlino, l’incontro online è stato coordinato dalla giornalista Chiara Putaggio. Vi hanno preso parte: Rosadea Fiorenza, imprenditrice del settore del corallo, che ha evidenziato il ruolo delle donne nella storia della lavorazione del corallo; Carla Picardi, Tenente di Vascello a capo della Capitaneria di Porto di Marsala. Poi, Andreana Patti, Presidente della Fondazione Torri e Tonnare del litorale trapanese, che ha espresso la necessità di restituire al mare la capacità di mettere in relazione le donne. Al convegno ha preso parte anche la biologa Manuela Dara che si è soffermata sugli aspetti legati agli effetti di ciò che oggi viene definito come “Antropocene”, quel mondo fortemente caratterizzato dagli interventi dell’uomo che sta condizionando il futuro del pianeta. Infine, ha dato il suo contributo la poetessa Rondinelli.
Secondo evento in programma ha visto la partecipazione dei referenti del Flag Trapanese al Convegno “Il PO FEAMP incontra il territorio: focus sulle opportunità – Area Sud e Isole”, tenutosi Venerdì, 23 Ottobre alle ore 10:00.
Il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), in sinergia con gli altri Fondi Strutturali, contribuisce, per il periodo 2014-2020 al raggiungimento degli obiettivi di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva stabiliti dalla Commissione Europea nella Strategia Europa 2020 e si inquadra all’interno delle linee di indirizzo della Politica Comune della Pesca e della Crescita Blu, attraverso la promozione di una pesca e di una acquacoltura competitive, redditizie e sostenibili sotto il profilo ambientale, oltreché socialmente responsabili e finalizzate ad uno sviluppo territoriale equilibrato ed inclusivo delle zone di pesca e acquacoltura.
La Direzione Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf), in qualità di autorità responsabile del Programma Operativo del Fondo (PO FEAMP 2014-2020), nell’ambito dell’edizione digitale Blue Sea Land 2020 , conclude con questo evento l’ultima tappa di un ciclo di incontri formativo-informativi che, tra il 2019 e il 2020, ha riguardato le tre macro-aree del Paese (Nord, Centro, Sud e Isole), coinvolgendo le comunità della pesca e dell’acquacoltura italiana in una logica di efficace confronto e costante dibattito sulle opportunità di crescita e rinnovamento del settore.
Durante l’iniziativa, una task force composta da Mipaaf, Organismi Intermedi e FLAG, ha illustrato le misure e le opportunità aperte rispondendo concretamente alle aspettative di divulgazione e conoscenza degli operatori del settore e beneficiari potenziali e portando sul territorio competenza, esperienze e strumenti operativi. Per il Flag Trapanese è intervenuto il Direttore, Giampiero Cappellino, supportato dal Dott. E. Munna, che ha presentato il progetto sperimentale, realizzato in collaborazione con il Cogepa Mazara, per l’attivazione e gestione di un sistema di etichettatura e tracciabilità del pescato.
Ulteriore momento di confronto, nell’ambito del convegno “Le strade e le rotte del tonno rosso” tenutosi Sabato, 24 Ottobre alle ore 16:00, ha visto il contributo del Flag Trapanese, nella persona della sua presidente, Andreana Patti.
L’importanza storica della pesca del tonno rosso in Sicilia è un patrimonio culturale da non disperdere: un’eredità principalmente immateriale che è tutt’oggi tangibile attraverso il vastissimo numero di tonnare, antichi edifici oggi dismessi e in gran parte diruti, nelle quali, per secoli, si è svolta la lavorazione del tonno rosso.
Con la finalità di promuovere lo sviluppo economico dei territori che sono stati interessati da tale tipo di pesca è intervenuta la Legge regionale 20 giugno 2019, n. 9 – Norme per la salvaguardia della cultura e delle identità marine e per la promozione dell’economia del mare. Disciplina della pesca mediterranea in Sicilia, che, all’art. 7 “Strade e Rotte del tonno rosso”, instituisce di fatto questo strumento di sviluppo territoriale. Le Rotte del Tonno Rosso sono dei percorsi, geograficamente identificati, segnalati e pubblicizzati, lungo i quali insistono valori naturalistici, culturali e ambientali legati alle antiche tonnare, costituiti dalla connessione di borghi marinari, musei tematici, strutture ricettive, imprese ittiche, showroom, aziende ittituristiche, del pescaturismo e del turismo nautico. Ed è proprio la Legge regionale sulla pesca che istituisce le Strade del tonno a prevedere la costituzione dei Comitati di gestione di cui si è parlato, nell’ambito dell’evento.
Sono intervenuti: Antonino Carlino, Presidente del Distretto della Pesca e della Crescita Blu, Leonardo Catagnano, Dipartimento Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, Nino Castiglione, dell’ Associazione “Salviamo le tonnare”, Michele Modica, Villa Casale Modica di San Giovanni, Giovanni Basciano, Distretto della Pesca e della Crescita Blu, Andreana Patti, Presidente del Flag “Torri e tonnare del litorale trapanese”, Nino Campisi, Presidente della Pro Loco di Marzamemi, Nino Accetta, Presidente Regionale di Fedagripesca Sicilia.