L'enorme parco eolico off-shore di Renexia: "La fine della pesca delle nostre marinerie", denuncia G. Basciano (AGCI Agrital e Flag Trapanese).
La richiesta di una concessione demaniale per la realizzazione di un parco eolico off-shore da 190 generatori, in un’area di mare di una estensione dichiarata di 18,5 milioni di mq che verrebbe sottratta alle normali attività di pesca che da sempre vi si svolgono, sarebbe l’ennesimo colpo di mazza ad un settore produttivo cui viene già costantemente ridotto il mare disponibile per le proprie attività.
Non si può continuare a dire che la pesca è una attività importante da difendere e nel contempo permettere che vengano sottratte le aree dove questa attività viene compiuta.
Questa enorme area si trova infatti in prossimità di aree pescosissime: i banchi Talbot e Skerki.
Inoltre è facile prevedere che gli intensi traffici navali esistenti nello stretto tra Capo Bon e la Sicilia, verrebbero costretti a concentrarsi ai lati di quest’enorme concessione, rendendo ancora più difficili e pericolose le attività di pesca nell’area di mare compresa tra questa e la terraferma.
Infine dalla centrale eolica partirebbe un cavidotto che arriverebbe fuori Termini Imerese, sottraendo in questo modo ulteriori aree di pesca ai pescatori siciliani.
(Fonte: altrasicilia.it)